Rafael Leao, attaccante di successo del Milan, ha rilasciato un’intervista a Gaffer. Alla domanda: “Dove vorresti giocare in futuro?”, ecco la risposta del portoghese:
“In Inghilterra. Penso che ogni giocatore voglia giocare in Premier League perché è un torneo molto competitivo. Offre un calcio avvincente, grandi squadre e un’audience mondiale. Attualmente la Serie A occupa posizioni molto buone nel mondo del calcio, ma in futuro voglio sicuramente provare me stesso in Premier League“.

Alla domanda su quali fossero i suoi idoli, Rafael Leao ha risposto in modo molto chiaro:
“Sì, al 100%, Ronaldinho e Cristiano Ronaldo. Erano i giocatori che seguivo e cercavo di emulare quando ero giovane. Ho imparato a dribblare guardando i loro video su Youtube. Sono entrambi i miei grandi idoli e vorrei avere una carriera simile alla loro“.
Qual è il futuro di Rafael Leao e Way45? Cosa possiamo aspettarci in futuro, sia sul campo che al di fuori?
“Da un punto di vista calcistico, il mio obiettivo è di vincere la Champions League e ricevere il Pallone d’Oro. Personalmente, come musicista, non ci penso troppo, vado con il flusso. Come persona, penso di fare del mio marchio uno dei nomi più conosciuti nel mondo della musica“.
“San Siro” è uno stadio speciale. Com’è stato indossare la maglia del Milan per la prima volta?
“Sentivo una grande fierezza, ma anche un grande senso di responsabilità. Ero anche nervoso perché la maglia del Milan pesa molto. È un club con una ricca storia che ha vinto sette Champions League! Quindi, quando ho avuto la possibilità di venire qui, non ho esitato. I primi giorni e mesi sono stati emozionanti, perché non pensavo mai di indossare quella maglia. Per me è un grande onore rappresentare questo club ancora oggi“.
Ecco la risposta di Rafael Leao su come si è sentito dopo la vittoria dello Scudetto:
“Una grande felicità. Era qualcosa che la nostra squadra aspettava da tanto tempo. È stato il risultato di tanto lavoro e sforzo, è stato un momento storico! Personalmente, è stato un momento speciale per e perché è stato il primo titolo che ho vinto con il Milan. E questo è un ricordo che custodirò fino alla fine della mia carriera e della mia vita”.