La Francia ha dimenticato la delusione della sconfitta in finale dell’ultima Coppa del Mondo contro l’Argentina, battendo i Paesi Bassi nella prima partita di qualificazione per l’Euro 2024 (4-0). Se il festival offensivo dei Bleus è stato evidente, la difesa è stata altrettanto all’altezza.
Oltre all’eccellente lavoro della coppia centrale Konaté-Upamecano, Mike Maignan ha dato piena sicurezza nel difendere la sua porta. Diventato il numero 1 dopo il ritiro internazionale di Hugo Lloris, il portiere del Milan ha respinto un rigore di Memphis Depay e confermato il suo talento nella specialità.
“Mike è una forza che dispensa tranquillità. Non è introverso ma crede che se è lì è grazie al suo lavoro. Ama le sfide”, afferma Nicolas Dehon, frustrato di non aver mai visto Maignan giocare tra i professionisti del PSG.
“Mi ha davvero aiutato nella gestione della relazione Trapp-Sirigu: fungeva da intermediario quando la situazione si faceva tesa tra i due. Non si è mai lamentato di nulla. È stato un dolore doverlo cedere al Lille. Ma era il quarto a Parigi, dietro a Nicolas Douchez, e aveva bisogno di giocare”.
Trasferitosi al Lille nel 2015, Maignan ha trovato la sua vera dimensione, affermandosi come leader e duro lavoratore. “Mike è un campione nella mentalità”, assicura Stefano Pioli. “In un certo senso somiglia a Zlatan Ibrahimovic, nel senso che vuole essere il migliore ogni giorno”.