Dopo più di tre decenni nell’élite e dopo aver vissuto il calcio in sette paesi diversi (Spagna, Inghilterra, Italia, Germania, Olanda, Giappone e Stati Uniti), Bojan Krkic (28-8-1990), uno dei ragazzi prodigio del calcio spagnolo, annuncia questo giovedì dalle 12:00 la sua ritirata dal calcio professionistico all’Auditori 1899, a cento metri dal Camp Nou, lo stadio che lo ha visto nascere come calciatore d’élite e al quale è entrato con appena nove anni.

Bojan, che non aveva squadra dal febbraio una volta ritirato con il Vissel Kobe, se ne va dopo aver giocato 348 partite nel calcio professionistico in cui ha segnato 74 gol e distribuito 25 assist. Bojan farà il bilancio di una carriera eccellente della quale si è atteso anche di più.
Per un momento, sembrava uno dei prescelti. Luis Aragonés lo portò in una concentrazione della Selezione quando aveva 17 anni ma alla fine non debuttò per un episodio di ansia che poi gli impedì di viaggiare all’Europeo in cui la Spagna si è proclamata campione.
Del Bosque lo ha fatto debuttare nel settembre del 2008 contro l’Armenia, ma quella volta non ha funzionato. Ha giocato per Barcellona, Alavés, Stoke, Roma, Milan, Ajax, Montreal Impact, Mainz e Vissel Kobe.
Bojan Krkić Pérez, noto semplicemente come Bojan, è un calciatore spagnolo nato il 28 agosto 1990 a Linyola, in Catalogna. Figlio di padre serbo e madre spagnola, ha iniziato la sua carriera calcistica nel Barcellona, dove ha giocato dal 2007 al 2011.

Durante questo periodo ha vinto numerosi trofei, tra cui tre titoli di Liga e due Champions League. Nel 2011 è stato ceduto in prestito alla Roma, dove ha giocato una sola stagione, prima di essere ceduto al Milan.
Dopo tre anni in Italia, nel 2014 è stato acquistato dallo Stoke City, dove ha giocato per tre stagioni prima di trasferirsi al Mainz 05, in Germania. Nel 2019 è tornato in Spagna, firmando con l’Alavés. Bojan è stato anche un giocatore importante della nazionale spagnola Under-21, con cui ha vinto il Campionato europeo di calcio Under-21 nel 2011.