L’ex allenatore del Milan, Arrigo Sacchi, ha commentato la prima partita delle semifinali della Champions League tra Milan e Inter (0-2) con un’intervista alla Gazzetta dello Sport.
“Mi è difficile spiegare la ragione di questo approccio alla partita così attesa: hanno bruciato le tappe, sono stati nervosi? Non lo so, bisogna essere dentro la squadra per rispondere a questa domanda”.
“Vorrei sottolineare che il Milan ha giocato male sia in difesa che in attacco: i giocatori sembravano confusi, non hanno cercato di pressare. Era una squadra disorganizzata, molto disorganizzata: a volte non rientravano tutti nell’inquadratura televisiva“.

“Come si può sperare in una buona prestazione se si affronta così la partita? Non c’era protezione per i giocatori, l’Inter si muoveva come voleva, il gol di Mkhitaryan è lo specchio della difesa del Milan: come si può lasciare un avversario entrare nell’area di rigore senza ostacoli?”.
Arrigo Sacchi ha anche aggiunto: “Per quanto riguarda il primo gol, ho ancora dei dubbi: non penso che Calabria, per la sua costituzione fisica, sia la persona più adatta a marcare Dzeko. C’è una differenza di altezza e di energia tra loro“.
Arrigo Sacchi ha poi parlato della prestazione dei nerazzurri: “La squadra di Simone Inzaghi, compatta e organizzata, ha sfruttato pienamente gli errori dell’avversario, ha impostato il gioco in modo tale che gli attaccanti avessero la possibilità di salire in alto costantemente e loro, a loro volta, si sono comportati bene sia in attacco che in difesa“.
“Se c’è un lato negativo nella partita dell’Inter, è la decisione di ridurre il ritmo in certi momenti, specialmente nel secondo tempo, quando probabilmente avrebbero potuto fare ancora più pressione per risolvere definitivamente l’esito della partita“.