Stefano Chiodi, nato a Bentivoglio il 26 dicembre 1956 e scomparso a Bologna il 4 novembre 2009, è stato un noto calciatore italiano. Durante la sua carriera, Chiodi ha ricoperto i ruoli di attaccante e centrocampista.
Chiodi ha lasciato il segno nel calcio italiano con il suo talento e la sua versatilità in campo. Era un giocatore dotato di grande abilità tecnica e un forte spirito competitivo. La sua carriera si è sviluppata principalmente in squadre italiane, lasciando un’impronta indelebile nel calcio nazionale.
Bologna
Il giovane prodigio del calcio, Stefano Chiodi, ha iniziato la sua avventura calcistica con il Progresso, una squadra di Castel Maggiore che militava nel campionato di Promozione. Sin da giovane, le sue doti attirarono l’attenzione di importanti club come Bologna e Torino. Nonostante il forte interesse del Torino, il trasferimento di Chiodi alla squadra granata fu ostacolato dalla decisa opposizione di suo padre, che preferì che il figlio continuasse la sua carriera calcistica nella sua città natale, Bologna.
Dopo essere stato promosso nella prima squadra del Bologna, Chiodi, purtroppo, non ha avuto l’opportunità di calcare i campi da gioco in partite ufficiali. Tuttavia, nella stagione successiva, nel 1974-1975, il Bologna decise di mandarlo in prestito al Teramo. È stato così che il giovane talento ha fatto il suo esordio nel mondo del calcio il 27 ottobre 1974, accumulando un totale di 29 presenze e mostrando il suo istinto realizzativo con 8 gol.
Dopo l’esperienza a Teramo, Chiodi fece ritorno al Bologna per la stagione 1975-1976, e finalmente ebbe l’opportunità di esordire nella massima serie il 10 ottobre 1975 contro il Milan. Non solo ha fatto il suo debutto con una prestazione da incorniciare, ma ha addirittura segnato un gol contro la sua futura squadra. Durante quella stagione, ha dimostrato la sua presenza in campo con 22 presenze e 8 gol.
Stefano Chiodi al Milan
Nel corso della stagione 1978-1979, Stefano Chiodi fu protagonista di un trasferimento che destò grande clamore nel mondo del calcio: passò al Milan. Per assicurarsi i suoi servizi, il Bologna ottenne il cartellino del talentuoso Francesco Vincenzi e un conguaglio di un miliardo di lire, una cifra astronomica per quei tempi.
Chiodi assunse il ruolo di unica punta nell’attacco del Milan, non avendo un partner fisso a supportarlo. Nonostante questa sfida, giocò un ruolo attivo nella conquista del decimo scudetto rossonero, trovando la via del gol per ben 9 volte durante la stagione, di cui 8 su calcio di rigore.
Nella stagione successiva, Stefano Chiodi confermò le sue capacità, mantenendo gli stessi alti livelli di prestazione. Tuttavia, nonostante i suoi sforzi, lo scudetto sfuggì al Milan. Purtroppo, in quel periodo, il club rossonero fu coinvolto nello scandalo del Calcioscommesse, che portò alla retrocessione in Serie B. Chiodi fu coinvolto in modo marginale nello scandalo e venne squalificato per 6 mesi sia in primo grado che in appello.
Nonostante le vicissitudini legate allo scandalo, l’impatto di Stefano Chiodi al Milan fu notevole. La sua abilità nel segnare gol e il suo contributo alla conquista dello scudetto rimarranno parte integrante della storia del club rossonero.
Lazio
Trasferitosi alla Lazio, anch’essa retrocessa in Serie B a seguito della sentenza CAF, Stefano Chiodi cercò di riportare la squadra romana nella massima serie con le sue prestazioni, ma non riuscì nell’intento. Un momento cruciale si verificò quando, nella penultima giornata di campionato contro il L.R. Vicenza, Chiodi sbagliò un rigore decisivo, che contribuì al pareggio finale per 1-1. Nonostante i suoi 6 gol, la Lazio non riuscì a raggiungere la promozione.
Nella stagione successiva, Chiodi fece ritorno in Serie A, indossando nuovamente la maglia del Bologna dopo diversi anni. Tuttavia, durante un incontro con la Fiorentina, subì un grave infortunio che mise fine alla sua stagione. Purtroppo, il Bologna concluse la stagione retrocedendo per la prima volta nella sua storia.
Successivamente, Chiodi fece ritorno alla Lazio per disputare la stagione 1982-1983. Tuttavia, scese in campo solo 10 volte senza mai riuscire a segnare.
Nella stagione 1983-1984, militò nel Prato in Serie C1, ma anche questa esperienza si concluse con la retrocessione del club toscano. Con il passare del tempo, Chiodi continuò a giocare nelle serie minori, rappresentando squadre come Campania, Rimini, Pinerolo e Baracca Lugo, fino alla fine della sua carriera.