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Ray Wilkins, la biografia

Ray Wilkins è stato un centrocampista britannico di calcio, nonché allenatore. Nato il 14 settembre 1956 a Hillingdon, ha lasciato un segno indelebile nel mondo del calcio.

Wilkins era sposato con Jackie ed era padre di due figli, Ross e Jade. Nel febbraio 2014, ha rivelato di lottare contro la depressione e la colite ulcerosa. Nel luglio 2016, gli è stata sospesa la patente di guida per quattro anni a causa di guida in stato di ebbrezza. Purtroppo, il 30 marzo 2018, dopo essere stato colpito da un infarto, è stato ricoverato in coma presso l’Ospedale St George’s di Tooting, a Londra, dove è poi scomparso il 4 aprile successivo.

Caratteristiche tecniche

Come giocatore, Wilkins ha inizialmente ricoperto anche il ruolo di esterno di centrocampo, sia sulla fascia destra che su quella sinistra. Successivamente, si è stabilizzato nel ruolo di regista, dimostrando eleganza nei movimenti e una grande abilità nel passaggio del pallone. Era noto per i suoi lanci lunghi, tesi, precisi e taglienti, che gli hanno valso il soprannome di “Rasoio”. Tuttavia, con il passare del tempo, ha mostrato una certa compassatezza e a volte eccessiva cautela in campo, perdendo il dinamismo che lo aveva contraddistinto agli esordi.

Ray Wilkins, uno dei giocatori britannici più talentuosi della sua generazione, ha lasciato un’impronta indelebile nei club di calcio per i quali ha giocato.

Ray Wilkins
Ray Wilkins

La carriera

Dopo aver fatto il suo esordio nel Chelsea a soli diciassette anni, Ray Wilkins è diventato il capitano della squadra a soli diciannove anni, mantenendo la fascia fino al 1979. Durante questo periodo, i suoi fratelli Graham e Stephen hanno anche giocato nella stessa squadra, rendendo la famiglia Wilkins un nome noto nel mondo del calcio.

Manchester United

Nel 1979, Wilkins si trasferì al Manchester United per la cifra di 800.000 sterline. Fu nella sua terza stagione con i Red Devils, sotto la guida di Ron Atkinson, che segnò il suo primo gol con la nuova maglia. Fu un gol di grande importanza: il gol del momentaneo vantaggio nella finale di FA Cup 1982-1983 contro il Brighton. Sebbene la partita finì in pareggio, il Manchester United alla fine vinse la ripetizione per 4-0.

Avventura di Ray Wilkins al Milan

Successivamente, Wilkins si trasferì in Italia, al Milan, nel 1984. Giocò per tre stagioni con il club rossonero, vivendo un periodo altalenante nella squadra. Nonostante le difficoltà della squadra, Wilkins divenne rapidamente un favorito tra i tifosi del Milan, lasciando un ricordo affettuoso anche negli anni successivi.

Durante il suo periodo al Milan, Ray Wilkins si trovò a fare parte di una fase difficile per la squadra rossonera. Era un periodo di transizione tra la presidenza negativa di Farina, che aveva portato a scarsi risultati, e l’inizio dell’era Berlusconi, che pian piano lo escluse dai piani della società. Nonostante le circostanze, Wilkins riuscì a distinguersi personalmente ottenendo buoni risultati individuali e contribuendo a due campionati positivi.

Nonostante la situazione complicata, l’inglese riuscì a conquistarsi il cuore dei tifosi del Milan. In breve tempo, divenne uno dei beniamini della curva milanista del periodo e continuò a essere ricordato con affetto anche negli anni successivi. Nonostante le difficoltà incontrate a livello societario, Wilkins riuscì a lasciare un’impronta positiva durante la sua permanenza nel Milan.

Dopo la sua esperienza al Milan, Wilkins si trasferì al Paris Saint-Germain nel 1987, ma la sua permanenza in Francia durò solo quattro mesi. Nel novembre dello stesso anno, si unì ai Rangers per 250.000 sterline. Con il club scozzese, vinse due titoli nazionali e una Coppa di Lega, contribuendo al successo della squadra.

Fine carriera

Nel 1989, Ray Wilkins fece ritorno a Londra per giocare nel QPR, dove rimase per cinque anni. Successivamente, tornò al QPR a metà degli anni ’90 dopo una breve parentesi al Crystal Palace, ma questa volta iniziò a svolgere il ruolo di giocatore-allenatore. Dopo soli due giorni, firmò con i Wycombe, una squadra di seconda divisione allenata dal suo amico Alan Smith.

Wilkins lasciò i Chairboys all’inizio della stagione 1996-1997 e successivamente ebbe delle brevi esperienze con squadre come l’Hibernian, il Millwall e il Leyton Orient prima di ritirarsi definitivamente dal calcio. Nonostante queste esperienze più brevi, Ray Wilkins ha lasciato un segno duraturo nel calcio britannico.

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