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Giorgio Morini, la biografia

Giorgio Morini, nato a Carrara il 11 ottobre del 1947, è stato un calciatore ed allenatore italiano, che ricopriva il ruolo di centrocampista. Attualmente, si è ritirato dalle attività sportive.

Varese

Nato a Carrara, la sua attività calcistica è stata plasmata dall’Inter, ma non ha mai avuto l’opportunità di scendere in campo con la maglia nerazzurra in Serie A. Tuttavia, è arrivato a giocare nel massimo campionato italiano con il Varese, dove ha militato dal 1968 al 1972. Il club, nonostante la giovane età e l’inesperienza, era diretto dall’allenatore che ha creduto maggiormente in Morini durante la sua carriera: Nils Liedholm. L’allenatore è stato una figura determinante, poiché ha dato a Morini la possibilità di dimostrare le sue capacità e di guadagnare un posto in prima squadra.

Giorgio Morini alla Roma

Giorgio Morini, un mediano con un’incredibile resistenza fisica, non si tira indietro quando viene schierato come ala. Quando il Varese retrocede, la Roma interviene prontamente per assicurarsi le sue prestazioni, superando gli interessi di altri club italiani. Cordova e De Sisti diventano i pilastri del centrocampo giallorosso, con la crescita di Di Bartolomei, mentre Morini si fa valere come il recuperatore di palloni, il braccio destro della squadra. Anche qui, come a Varese, il quadriennio è fondamentale per Morini, soprattutto dopo l’arrivo di Nils Liedholm in panchina, che sostituisce Scopigno dopo le prime sei giornate del campionato 1973-74. Da titolare, Morini diventa un elemento quasi imprescindibile in una squadra che lotta in ogni modo possibile.

Giorgio Morini
Giorgio Morini

Anche la nazionale italiana nota il talento di Morini, mentre sta cercando di ricostruirsi dopo il disastroso Mondiale in Germania Ovest nel 1974. Fulvio Bernardini avvia un lungo processo di selezione tra giovani e meno giovani, cercando i migliori talenti ruolo per ruolo, anche se questo può comportare qualche sconfitta pesante. Morini riceve l’opportunità di giocare solo tre partite con la maglia azzurra nel 1975, due delle quali erano valide per la qualificazione (purtroppo non riuscita) alla fase finale dell’Europeo.

Milan

Nel 1976, all’età di 29 anni, la Roma decide che è il momento di lasciar andare Morini. Dopo un accordo raggiunto con il Catanzaro per oltre 300 milioni di lire, Morini si mostra restio e il Napoli tenta la sua fortuna. Alla fine, però, è il Milan a farsi avanti, riportandolo “al nord” dopo una trattativa complicata che dura una settimana. La stagione è complessa per i rossoneri, con Marchioro inizialmente in panchina prima di richiamare Nereo Rocco come ultima risorsa salvifica.

Nonostante le difficoltà in campionato, il Milan riesce a compiere un exploit nella Coppa Italia, sconfiggendo 2-0 l’Inter in una finale in cui Morini deve lasciare il campo dopo un quarto d’ora a causa di un problema fisico. In quella stagione segna ben 7 gol, il suo record personale, tra cui uno in Coppa UEFA contro l’Akademik Sofia.

La Coppa Italia non sarà l’unico trofeo vinto da Morini con la maglia rossonera. Nel 1979 arriva la conquista del decimo scudetto nella storia del Diavolo, noto come “della Stella”. A questo punto, Giorgio diventa il primo cambio in difesa o a centrocampo, le gerarchie sono cambiate e la sua età inizia a farsi sentire. E chi altro potrebbe essere l’allenatore se non Nils Liedholm, che Morini incontra per la terza volta nella sua carriera.

Il Totonero

La carriera del versatile giocatore di Carrara subisce una brusca interruzione il 23 marzo 1980. In quell’occasione venne arrestato insieme al compagno di squadra Albertosi e al presidente Colombo dalla Guardia di Finanza. L’accusa è di aver contribuito a combinare alcuni risultati nel campionato di Serie A. In particolare, si dice che Morini abbia consegnato 20 milioni di lire avvolti in carta di giornale ai due “faccendieri” Trinca e Cruciani. I due erano i principali accusatori nello scandalo del “Totonero”, per comprare il loro silenzio. Squalificato per 10 mesi, Morini non giocherà più in Serie A, ma ripartirà dalle categorie inferiori

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