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Gianni Rivera, la biografia

Gianni Rivera è stato sicuramente uno dei più talentuosi giocatori in Italia. Giovanni “Gianni” Rivera è un politico ed ex calciatore italiano che ha giocato come centrocampista. Durante la sua carriera di calciatore giocò come centrocampista offensivo.

Soprannominato il “Ragazzo d’oro” dell’Italia dai media, ha giocato la maggior parte della sua carriera con la squadra italiana AC Milan. Iniziò la sua carriera con la squadra della sua città natale, Alessandria, nel 1959. Dopo l’arrivo al Milan nel 1960, ha avuto una carriera molto di successo nel calcio nazionale ed europeo, vincendo tre titoli di Serie A e due Coppe dei Campioni.

Una carriera da sogno

A livello internazionale, ha rappresentato l’Italia 60 volte tra il 1962 e il 1974, realizzando 14 reti, e ha partecipato a quattro Coppe del Mondo (1962, 1966, 1970 e 1974). Rivera è ampiamente ricordato per aver segnato il gol decisivo nella vittoria dell’Italia per 4-3 contro la Germania Ovest nella semifinale della Coppa del Mondo del 1970. Rivera ha fatto parte della prima squadra italiana che abbia mai vinto il Campionato Europeo di Calcio nel 1968, in casa. Ha anche rappresentato l’Italia alle Olimpiadi estive del 1960 a Roma, aiutando la squadra a un quarto posto.

Caratteristiche tecniche

Rivera era un trequartista elegante, efficiente e creativo, con un occhio per il gol, che possedeva un’ottima visione e abilità tecnica, ed era molto apprezzato per la sua intelligenza calcistica, leadership, comportamento corretto e classe. Viene considerato uno dei migliori passatori e dei centrocampisti offensivi più talentuosi di tutti i tempi, grazie alla sua precisione nei passaggi e alla sua capacità di fornire assist.

Gianni Rivera

Considerato uno dei migliori giocatori della sua generazione, uno dei più grandi calciatori italiani di tutti i tempi e da alcuni come il miglior giocatore italiano di sempre, nel 1969 ricevette assegnato il Pallone d’oro. Nel 2015 diventò il primo calciatore italiano, su 100 atleti, ad essere inserito nella Walk of Fame dello sport italiano. Nel 2004, Pelé ha scelto Rivera come uno dei 100 migliori calciatori viventi di FIFA, e si è classificato al 35° posto nella UEFA Golden Jubilee Poll.

Dopo essersi ritirato dal calcio nel 1979, Rivera è diventato il vicepresidente del Milan e in seguito è entrato in politica nel 1987. Nel 2013 diventò presidente del settore giovanile educativo dalla FIGC per la nazionale italiana, insieme a Roberto Baggio e Arrigo Sacchi, sotto la direzione dell’allenatore Cesare Prandelli.

Esordio all’Alessandria e AC Milan

Conosciuto come l’Abatino e il Golden Boy del calcio italiano, Gianni Rivera ha iniziato la sua carriera nell’Accademia calcistica della sua città natale, esordendo in Serie A a soli quindici anni con l’Alessandria. Un anno dopo è stato acquistato dal Milan in prestito con diritto di opzione, poi riscattato per una cifra significativa. Ha vinto diverse competizioni con il Milan, tra cui la Coppa dei Campioni nel 1963 e 1969, la Coppa delle Coppe nel 1968, e ha giocato un ruolo fondamentale nel successo della Nazionale Italiana alla Coppa del Mondo del 1982. Era noto per la sua capacità di orchestrare gli attacchi della squadra, la sua leadership e le sue doti creative sul campo. Ha anche vinto nel 1969 il Ballon d’Or, diventando il primo italiano a ricevere il premio.

Le stagioni in rossonero

Negli anni ’70, le prestazioni di Rivera portarono il Milan a due finali consecutive della Coppa delle Coppe, vincendo quella del 1973 contro il Leeds, ma perdendo quella del 1974 contro il Magdeburg. Vinse anche due Coppa Italia e fu capocannoniere in una delle edizioni. Nonostante questi successi, il Milan non riuscì a vincere il campionato italiano.

Rivera ricevette una squalifica per nove partite per essere stato espulso dopo aver protestato per un rigore controverso. Tornò a giocare due stagioni dopo e vinse il suo ultimo scudetto con il Milan a 35 anni. Ha giocato 501 partite con il Milan in Serie A e ha segnato 122 gol, diventando il centrocampista più prolifico della storia del campionato. Ha segnato in totale 170 gol in 684 partite con il Milan.

Rivera e la Nazionale

Gianni Rivera è stato uno dei giocatori chiave della Nazionale italiana durante la Coppa del Mondo del 1970 ospitata dal Messico. Nonostante le difficoltà iniziali della squadra, la forma eccezionale di Rivera nelle fasi a eliminazione diretta lo ha visto diventare il giocatore più importante dell’Italia nel corso della competizione.

Tuttavia, la decisione dell’allenatore Valcareggi di farlo iniziare dalla panchina nelle prime partite della squadra è stata fonte di controversia, così come il suo uso tardivo nella finale persa dall’Italia a favore del Brasile. Rivera si è fatto notare nel torneo grazie alla sua abilità nel gestire il pallone, nel passaggio e nella creazione di occasioni per la sua squadra. Ha anche contribuito a uno dei momenti più memorabili della Coppa del Mondo del 1970 con la sua partita contro la Germania Ovest nelle semifinali. Dopo un errore che aveva portato il suo avversario al pareggio temporaneo, Rivera ha segnato il gol della vittoria un minuto dopo.

Riassunto: Rivera è stato un giocatore chiave della Nazionale italiana nella Coppa del Mondo del 1970. Nonostante venne utilizzato tardi nel torneo, la sua abilità nel passaggio e nella creazione di occasioni per la sua squadra lo portarono a diventare il giocatore più importante dell’Italia nel corso della competizione. Ha anche segnato il gol della vittoria nella semifinale contro la Germania Ovest dopo un errore che aveva portato il suo avversario al pareggio temporaneo.

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