Nato il 18 maggio 1977 a Cesena, Gianni Comandini è un ex calciatore italiano con un’esperienza da attaccante.
La carriera
Dopo aver passato le giovanili nella squadra della sua città natale, Gianni Comandini fece il suo esordio nel campionato di Serie B nella stagione 1995-1996, giocando una sola partita. Successivamente si trasferì al Montevarchi in Serie C1, ma fece ritorno al Cesena l’anno successivo, contribuendo alla promozione della squadra in Serie B.
Nell’estate del 1998, il direttore generale del Vicenza, Sergio Gasparin, acquistò il suo cartellino, anche se Comandini rimase al Cesena per un’altra stagione, durante la quale si mise in evidenza segnando ben 14 gol. Alla fine della stagione si trasferì alla squadra vicentina, dove divenne il miglior marcatore stagionale con 20 reti, guidando la squadra alla vittoria del campionato e al ritorno in massima serie.
Milan
Tuttavia, fu poi ceduto al Milan, che offrì circa 20 miliardi di lire per il suo cartellino. Nell’estate del 2000, segnò il gol del 3-1 nella gara di andata dei preliminari di Champions League contro la Dinamo Zagabria. Nella sua prima stagione in Serie A con il Milan, però, giocò solo 13 partite, segnando i suoi unici due gol nel derby contro l’Inter, che si concluse con una vittoria per 6-0 per i rossoneri. Condivise con Paolo Rossi e Olivier Giroud il record di aver segnato due gol nel primo derby disputato.
Atalanta
Dopo l’esperienza al Milan, si trasferì all’Atalanta nell’estate del 2001 per una cifra intorno ai 30 miliardi di lire, diventando l’acquisto più costoso nella storia del club bergamasco. Nonostante fosse un titolare fisso, segnò solo 4 reti. Rimase a Bergamo anche nella stagione 2002-2003, ma scese in campo solo in 10 partite di campionato. Nel gennaio della stagione successiva, si trasferì al Genoa, ma anche lì trovò poco spazio. Nel 2004-2005 giocò solo poche partite, tra Atalanta in Serie A e Ternana in Serie B.
Il ritiro di Gianni Comandini
Nel 2006, a causa di problemi fisici persistenti e a soli 29 anni, Comandini decise di chiudere la sua carriera da calciatore professionista. Conta 55 presenze e 9 gol in Serie A e 94 presenze e 37 gol in Serie B. Dopo il ritiro, tornò a Cesena dove aprì un ristorante e giocò per la Polisportiva Forza Vigne, una squadra amatoriale affiliata al Centro Sportivo Italiano, fondata nel 1983 da suo padre Paolo.