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Filippo Maniero, la biografia

Nato il 11 settembre 1972 a Legnaro, Filippo Maniero è un ex calciatore italiano che ha giocato come attaccante, e attualmente svolge il ruolo di allenatore di calcio e dirigente sportivo.

Inizio carriera

Filippo Maniero, un nome che può non essere familiare ai più giovani appassionati di calcio, ma che ha lasciato un segno indelebile nella storia del calcio italiano. Cresciuto nella Legnarese, una piccola squadra nella provincia di Padova, Maniero ha trascorso la sua carriera calcistica attraversando diverse squadre e categorie, dimostrando grande versatilità e determinazione.

Il debutto di Maniero tra i professionisti risale al 4 febbraio 1990, quando indossava la maglia del Padova in una partita di Serie B contro il Pescara. La partita si concluse con un pareggio 1-1, grazie a una rete siglata proprio da Maniero all’82’. Questo gol segnò l’inizio di una lunga carriera per il giovane calciatore.

Nel corso degli anni successivi, Maniero ha fatto esperienza in diverse squadre e categorie. Ha debuttato in Serie A il 11 novembre 1990 con la maglia dell’Atalanta, anche se la partita si concluse con una sconfitta 0-2 contro il Milan. Il suo primo gol in Serie A arrivò un anno dopo, l’8 dicembre 1991, quando giocava per l’Ascoli.

Dopo un periodo in Serie B con il Padova, Maniero ottenne la promozione in Serie A nel 1994. Rimase in Veneto anche nella stagione successiva, giocando 31 partite e segnando 9 reti. Successivamente si trasferì alla Sampdoria e successivamente all’Hellas Verona nel settembre 1996.

Filippo Maniero al Milan

Nel corso della sua carriera, Maniero cambiò diverse volte squadra, spaziando tra Serie A e Serie B. Nel 1997, si trasferì al Parma, dove ebbe l’opportunità di giocare sei partite in Champions League. La stagione successiva, si unì al Milan, che lo acquistò per 10 miliardi di lire. Durante la sua breve esperienza con i rossoneri, Maniero segnò tre gol in 13 incontri.

Dopo il suo periodo al Milan, Maniero giocò per il Venezia per quattro anni, di cui uno in Serie B. Successivamente, si trasferì al Palermo nel 2002, giocando ancora in Serie B, e l’anno successivo al Brescia in Serie A. Tuttavia, dopo una breve parentesi al Torino, Maniero si ritrovò senza squadra quando la promozione in Serie A del Torino fu annullata per il fallimento della società secondo quanto stabilito dalla Federcalcio.

Glasgow Rangers

Nonostante gli ostacoli che incontrò lungo il suo percorso, Maniero non si arrese. Dopo essere rimasto senza contratto, accettò l’offerta dei Rangers di Glasgow. Tuttavia, a causa della mancanza di convocazioni e della scarsa considerazione da parte del club, Maniero rescisse il contratto dopo solo quaranta giorni. Decise quindi di tornare in Italia e giocare per la Piovese, una squadra di Eccellenza, portandola alla promozione in Serie D.

Fine carriera

Nonostante avesse annunciato il suo ritiro dal calcio giocato al termine della stagione 2006-2007 a causa di un problema al ginocchio destro, Maniero non poté resistere alla passione per il gioco e decise di tornare in campo nella stagione 2008-2009 con la sua squadra di origine, la Legnarese. Successivamente, nel novembre 2009, passò al Casalserugo in Prima Categoria, iniziando così la sua carriera di allenatore.

Il 7 aprile 2008, Maniero diede l’addio al calcio giocato insieme al suo amico e collega Ivone De Franceschi, organizzando una partita a scopo benefico chiamata “Padovani sempre”. L’evento vide la partecipazione di numerosi colleghi e amici, tra cui Alessandro Del Piero, Álvaro Recoba, Francesco Toldo e molti altri.

La carriera di Filippo Maniero è stata un percorso di alti e bassi, caratterizzato da cambi di squadra, promozioni e retrocessioni. Tuttavia, il suo amore per il calcio e la sua determinazione lo hanno portato a lasciare un segno nel calcio italiano, sia come calciatore che come allenatore, dimostrando che la passione e la perseveranza possono superare qualsiasi ostacolo lungo il cammino.

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