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Aldo Maldera, la biografia

Aldo Maldera, nato a Milano il 14 ottobre 1953 e scomparso a Roma il 1º agosto 2012, è stato un noto dirigente sportivo e calciatore italiano. Dotato di grande versatilità, Maldera ha ricoperto il ruolo sia di difensore che di centrocampista nel corso della sua carriera.

Maldera è stato una figura molto rispettata nel calcio italiano. Ha iniziato la sua carriera da calciatore e ha dimostrato fin da giovane un talento eccezionale nel campo di gioco. La sua versatilità gli ha permesso di giocare in diverse posizioni, dimostrando sempre grande abilità e determinazione.

Inizio della carriera

Aldo Maldera, fin da giovane, ha dimostrato una grande passione per il calcio. Ha iniziato a giocare nel Cusano Milanino, assumendo il ruolo di terzino sinistro, mentre il suo compagno Gabriele Oriali ricopriva la posizione di terzino destro. La sua abilità e dedizione gli hanno consentito di attirare l’attenzione del Milan, dove ha continuato a sviluppare il suo talento.

Dopo aver trascorso il periodo delle giovanili nel Milan, Maldera ha fatto il suo esordio in Serie A con la maglia rossonera il 26 marzo 1972, in una partita contro il Mantova. In quella circostanza, ha avuto l’onore di indossare la maglia numero 10, solitamente appartenente al leggendario Gianni Rivera che, per quella partita, non era disponibile. Questo ha rappresentato un momento significativo nella carriera di Maldera, dimostrando il suo valore e la sua capacità di fare la differenza in campo.

Prestito al Bologna

Successivamente, Maldera è stato mandato in prestito al Bologna per acquisire ulteriore esperienza. Nonostante la breve permanenza di una sola stagione, ha avuto l’opportunità di giocare tre partite di campionato, mettendo in mostra il suo talento. Nel 1973, è tornato al Milan, dove si è ritrovato a competere per il ruolo di terzino sinistro con l’esperto Giuseppe Sabadini, dimostrando di essere un degno contendente.

Aldo Maldera
Aldo Maldera

Ritorno al Milan di Aldo Maldera

Aldo Maldera, un pilastro della squadra, ha vissuto grandi successi con il Milan. Nel corso della sua carriera, ha vinto la Coppa Italia nella stagione 1976-1977, segnando una delle due reti decisive nella finale contro l’Inter. Si è distinto anche per il suo ruolo da marcatore, realizzando ben 9 gol nel campionato 1978-1979, durante la storica conquista dello scudetto.

Gli anni difficili della B

Nonostante gli exploit sul campo, la carriera di Maldera è stata segnata da un periodo difficile per il Milan. L’anno successivo alla vittoria dello scudetto, il club si è classificato al terzo posto in campionato, ma è stato coinvolto nello scandalo del calcioscommesse, subendo la retrocessione in Serie B. Nonostante ciò, Maldera è rimasto fedele ai colori rossoneri e ha continuato a rappresentare la squadra anche nella serie cadetta, ricoprendo persino il ruolo di capitano. Durante questo periodo, però, è stato escluso dalla Nazionale italiana, con cui aveva disputato 10 partite tra il 1976 e il 1979, partecipando ai mondiali del 1978 (sebbene abbia giocato solo nella finale per il terzo posto) e agli europei del 1980 (anche se aveva già giocato la sua ultima partita in azzurro).

Nel 1982, dopo la seconda retrocessione del Milan, Maldera ha deciso di trasferirsi alla Roma, dove ha ottenuto immediatamente un altro scudetto. Ha anche avuto l’opportunità di partecipare alla Coppa dei Campioni con la squadra capitolina. Dopo tre stagioni di successi nella capitale, ha concluso la sua carriera calcistica alla Fiorentina nel 1987, disputando due campionati con il club viola.

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