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Alberico Evani, la biografia

Nato il 1º gennaio 1963 a Massa, Alberico Evani è un’icona nel mondo del calcio italiano. Conosciuto affettuosamente come Chicco, ha lasciato un segno indelebile come calciatore e successivamente come allenatore. Il suo ruolo di centrocampista gli ha permesso di dominare il campo con la sua abilità e intelligenza tattica.

Esordi

Cresciuto nell’ambito giovanile della squadra Massese, giunge alla società rossonera quando aveva solo 14 anni. Il suo debutto avviene il 21 giugno 1981 come giocatore di difesa sulla fascia sinistra, durante l’ultima partita del campionato di Serie B contro il Pescara. Pochi mesi dopo, precisamente l’11 ottobre 1981, fa il suo ingresso nella massima serie nel match contro il Bologna, dove viene schierato regolarmente nelle ultime giornate della stagione, che si conclude con la retrocessione della squadra rossonera in Serie B.

Durante il periodo in Serie B, nella stagione 1982-1983, partecipa a 35 partite, segnando il suo primo gol con la maglia rossonera il 2 ottobre 1983 in una partita disputata in casa contro il Catania, in cui realizza addirittura una doppietta. Il suo esordio a livello europeo avviene il 18 settembre 1985, in una trasferta di Coppa UEFA contro la squadra francese dell’Auxerre.

In seguito, tranne nella stagione 1986-87 in cui è stato costretto ad assentarsi per un infortunio, ha sempre giocato come titolare nella squadra, anche se ha cambiato la sua posizione da terzino a centrocampista sulla fascia sinistra con l’arrivo dell’allenatore Arrigo Sacchi e con il ritorno di Paolo Maldini al suo precedente ruolo.

Affermazione con il Milan

Nel periodo compreso tra gli anni ’80 e ’90, si affermò come uno dei protagonisti dei successi del Milan, conquistando lo scudetto nella stagione 1987-1988 e le due successive Coppe dei Campioni nel 1989 e nel 1990, oltre a due Coppe Intercontinentali. Nella finale della prima Coppa Intercontinentale, svoltasi a Tokyo il 17 dicembre 1989, segnò il gol decisivo su punizione all’ultimo minuto dei tempi supplementari contro l’Atlético Nacional di Medellín, venendo poi premiato come miglior giocatore della partita. Dieci giorni prima di quella finale, contribuì alla vittoria del Milan nella Supercoppa europea contro il Barcellona, segnando un altro gol su punizione, proprio come fece nella sfida di Tokyo contro la squadra colombiana.

Alberico Evani con Fabio Capello

Con l’arrivo di Fabio Capello come allenatore del Milan, si adattò a giocare anche nel centrocampo centrale, contribuendo alla conquista di altri due scudetti nelle stagioni 1991-1992 e 1992-1993, anche se scese in campo con minore frequenza rispetto agli anni precedenti.

Nel 1993 si trasferì alla Sampdoria, dove rimase per quattro stagioni. Il 20 aprile 1994 segnò su rigore uno dei gol con cui la squadra blucerchiata sconfisse l’Ancona per 6-1 nella finale della Coppa Italia. Nella stagione successiva, commise un errore decisivo dal dischetto proprio contro il Milan, contribuendo alla sconfitta della squadra genovese nella finale della Supercoppa italiana. Successivamente, Evani concluse la sua carriera nel 1997-1998, indossando la maglia della Reggiana in Serie B da settembre a dicembre, e poi quella della Carrarese in Serie C1 fino al 30 giugno 1998

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